Rocca d’Olgisio è la perla della Val Tidone: costruita in posizione strategica domina non solo l’intera valle ma anche la Pianura Padana (in giornate particolarmente limpide è possibile vedere i grattacieli di Milano!). Raggiungibile in auto e visitabile al suo interno, non è da sottovalutare l’escursione che non solo vi farà raggiungere la Rocca ammirando paesaggi immersi nella natura e piccoli borghi, ma vi permetterà di vedere le diverse grotte situate nei dintorni.
Per conoscere e visitare le grotte di Rocca d’Olgisio, occorre avventurarsi nella Val Chiarone, nata dall’omonimo torrente affluente del Tidone. È proprio dalla località Chiarone che può iniziare l’escursione, seguendo le indicazioni del sentiero CAI 209: si scende sul greto del torrente e si percorre il sentiero ricco di vegetazione da cui si ammira la parete a calanco, un paesaggio tipico della Val Chiarone. Sempre seguendo le indicazioni si inizia a salire nel bosco formato da querce e castagni, fino ad incrociare una strada: da qui si segue il cartello “Rocca d’Olgisio”.
Dopo essere saliti nel bosco, si esce allo scoperto: sulle rocce di arenaria è possibile vedere un insolito insieme di fichi d’india nani. Si inizia poi a camminare sulle rocce, compreso un breve tratto sul crinale di costone affilato, terminato il quale si ritorna nel bosco dal quale si gode una splendida vista sulla Val Tidone e successivamente si entra nel prato di Rocca d’Olgisio.
Sulla destra è possibile scendere alla Grotta delle Sante Liberata e Faustina con incisioni, sedute e altari: da qui sedendosi, si gode di un panorama mozzafiato in un luogo incantevole dove il tempo sembra essersi fermato.
Ritornati al prato, si percorre la cinta muraria e si prosegue sul sentiero 209: da qui è possibile scendere alla Grotta della Goccia dove puoi ammirare una piccola vasca in cui cade una goccia, a intervalli irregolari.
Ritornati in superficie, si prosegue sul sentiero e dopo poco si incontra un altare sacrificale a strapiombo sulla Val Chiarone e rivolto verso il Monte Aldone.
Il sentiero vi farà scendere nel bosco, si raggiunge il Rio Tinello e da qui è possibile proseguire verso la vetta del Monte San Martino (il luogo della pietra spaccata in due, scoprilo qui) oppure ritornare alla località Chiarone.
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